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“I “ Camion” sono stati uno dei simboli della svolta nello sviluppo dle nostro Paese. E' stata una importante evoluzione che ha cambiato la vita dell'Uomo. I trasporti, cosa primaria per l'economia, sono passati dai tradizionali mezzi trainati da animali a questi mezzi meccanici più veloci e potenti. Per l'uomo è stata una grandiosa conquista poter trasportare carichi molto più pesanti e distanze maggiori con tempi di consegna molto più veloci.

Iniziarono così i grandi viaggi, lunghe storie ed avventure vissute con orgoglio e rivissute poi in racconti epici da parte degli stessi camionisti. Comunque vite dure di fatiche, sacrifici e coraggio, ma in cambio grandi soddisfazioni ottenute nella storia dell'uomo solo da grandi guerrieri e conquistatori.

Comunque io credo che visitare questo raduno di camion d'epoca come me “over 50” rievochi anche momenti di un mondo genuino e sincero. Io da bambino avevo già una smisurata passione per i camion, li vedevo arrivare in cima alla salita “sull'Ursò” stanchi e sfiniti, quasi fossero umani, lasciandosi dietro il profumo di nafta. Io con alcuni amici facevamo a gara per riconoscere il modello dal rumore: dicevamo “ questo è il 43 di Pieron o Dario....o l'82 di Bruno....o il 50 di Mirco...il 90 di Tony”...bei tempi.

Mi torna alla mente il sentirli mentre salivano le colline facendomi recepire le sensazioni di fatica e sforzi che stavano compiendo, nulla di paragonabile ai mezzi dei giorni nostri confortevoli e potenti all'eccesso, ma loro i “vecchi” anche con molti meno quintali di facevano venire i brividi con il loro “bramare” quasi umano.”

 

con nostalgia

Gianfranco Cavelli

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